California

Buongiorno amici lettori,

non credo di dover introdurvi l’autore di questo libro. Francesco Costa è ormai un giornalista conosciuto in tutta Italia, sia per il suo lavoro col Post, sia per i suoi libri/viaggi relativi all’America.

Quindi oggi vi parlerò di:

Amazon.it: California - Costa, Francesco - LibriTitolo: California

Autore: Francesco Costa

Data di pubblicazione: 13 settembre 2022

Genere: Attualità

Casa Editrice: Mondadori

Voto relativo al libro: 8

Voto relativo alla copertina: 6

Trama:

Quando noi italiani pensiamo alla nazione che vorremmo diventare, cosa ci viene in mente? Probabilmente vorremmo avere un’economia in grande crescita e la piena occupazione: un paese in cui chiunque voglia lavorare possa farlo. Vorremmo avere le migliori università del pianeta e bellezze naturali adeguatamente valorizzate, prodotti culturali dall’influenza globale e la possibilità di definire «made in Italy» non solo un paio di scarpe ma anche un’app capace di costruire il futuro e un’idea che sappia cambiare il mondo. Vorremmo essere il posto ideale per chiunque voglia realizzare i propri sogni, per chiunque abbia un progetto e cerchi le condizioni ideali per trasformarlo in realtà, e magari anche avere una classe dirigente progressista, sensibile, accogliente. Insomma, vorremmo essere un po’ più come la California, che infatti da secoli è considerata la «fine del mondo»: un paradiso di tolleranza, prosperità e paesaggi spettacolari, la terra promessa, la più pura incarnazione del sogno americano. Eppure, in California qualcosa si è inceppato, tanto che da anni le persone che la lasciano sono più di quelle che vi arrivano, e dall’ultimo censimento la sua popolazione risulta per la prima volta diminuita. Niente di tutto questo dovrebbe accadere, in teoria. Salvo in caso di guerre e catastrofi naturali, nella nostra epoca i movimenti migratori seguono direzioni segnate dall’economia e dall’occupazione: le persone vanno via dai posti che offrono meno opportunità per raggiungere posti che ne offrono di più. Quella della California è una crisi unica al mondo, ma l’acuta analisi di Francesco Costa ci mostra che le sue ragioni non sono esclusivamente californiane: cominciamo a riscontrarle anche dalle nostre parti. Le città come unici possibili centri propulsivi della crescita economica. La qualità della vita distrutta dai prezzi delle case. Un radicalismo politico infantile. La divaricazione del mercato del lavoro fra chi possiede un’istruzione di alto livello e chi no. Le discriminazioni razziali. La catastrofe climatica. L’attivismo performativo. Le crescenti diseguaglianze fra generazioni. La crisi della California ci costringe a interrogarci sulla realtà che ci circonda e ci invita a stare attenti a ciò che desideriamo, perché potremmo ottenerlo.

Recensione

Parto dicendovi che mi piace molto lo stile divulgativo di Francesco Costa e la sua capacità di coinvolgere i lettori/ascoltatori su problematiche potenzialmente molto lontane da loro.

California affronta un tema molto importante in America. L’enorme boom economico che ha riscontrato la California negli ultimi anni e le conseguenze che questo ha portato.

California geography

Ovviamente non voglio spoilerarvi il libro, ma Costa fa un’analisi di come la California è diventata quello che è e spiega le conseguenze ossia: impossibilità di vivere in California perché i prezzi delle case sono alle stelle e non si possono costruire nuove case o dormitori per gli studenti. Ci sono moltissimi senza tetto e per le strade la droga dilaga. Il traffico rende quasi impossibili gli spostamenti.

Questi problemi sono dovuti molto anche alla cattiva gestione delle problematiche e all’ostruzionismo degli abitanti.

Quindi per molti la soluzione è stata trasferirsi in Texas

Texas - HISTORY

Il Texas non prevede un prelievo fiscale per i propri abitanti ed è in grado di far fronte all’incremento demografico che sta avvenendo a causa di questa migrazione.

Il tema è assolutamente interessante e stimolante.

Sarà curioso capire come si evolverà la situazione.

La pecca che ho trovato al libro è che ogni tanto la narrazione risulta un po’ dispersiva e non viene fatta una vera e propria conclusione.

Copertina

La cover come avrete intuito dal voto non mi ha entusiasmata, secondo me non rispecchia l’anima del libro, né per quanto riguarda l’immagine, né per quanto riguarda il colore scelto.

Quindi per concludere, passiamo alla domanda che vi starete facendo? Vi consiglio questo libro? La risposta è sì. Nonostante qualche piccola pecca è un libro importante per capire l’evoluzione americana nei prossimi anni.

E voi l’avete letto? Fatemi sapere le vostre opinioni!

Anima in penna

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